Nella settimana nella quale si ricorda, a trent’anni dalla strage di Capaci, Giovanni Falcone e la sua scorta, torna dal 19 al 28 maggio “Anticorpi. La cultura contro le mafie” (festival organizzato dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini).
Rimini, Bellaria Igea Marina e Cattolica sono i tre comuni che ospitano la rassegna proponendo momenti di approfondimento e sensibilizzazione sulle mafie. Una settimana con seminari, film, mostre e spettacoli dedicati alla promozione della cultura della legalità.
“Proponiamo anche quest’anno la rassegna Anticorpi: la cultura contro le mafie e la concomitanza con questa ricorrenza ci porta, utilizzando linguaggi diversi, a riflettere sull’impegno e sulla lotta alle mafie. Come ogni anno vogliamo dedicare un focus alla formazione rivolta agli amministratori pubblici sul tema della sicurezza e la legalità e lo faremo con un seminario su 4 giorni che vanta la prestigiosa presenza del criminologo e studioso Roberto Cornelli – spiega Ivan Cecchini, coordinatore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata – Abbiamo inoltre, insieme al Comune di Rimini, voluto produrre la mostra “Una vita contro la mafia” realizzata dall’Istituto Superiore “Einaudi Molari”. Da sempre, infatti, l’Osservatorio vuole valorizzare l’impegno della scuola verso queste tematiche, perché la cultura della legalità è innanzitutto educazione alla legalità. A Cattolica invece porteremo lo spettacolo omaggio a Leonardo Sciascia, Nera Semenza ed infine la presentazione a 40 anni dalla morte di Pio La Torre, del libro del figlio Franco. Un programma ricco che prosegue il suo percorso approcciando i temi della sicurezza attraverso linguaggi espressivi diversi, come il teatro, il cinema e l’arte”.
Filippo Giorgetti, Sindaco di Bellaria Igea-Marina comune capofila del progetto Osservatorio sulla criminalità organizzata
“Anticorpi ha una storia, rappresenta un percorso che ha sdoganato una banalizzazione: quella di voler collocare la criminalità organizzata in determinati luoghi. La guerra alla mafia non è finita, al contrario è attualissima e senza confini. Non ha una territorialità così marcata e non ha delle caratteristiche identitarie. Dobbiamo stare attenti su tutti i territori. La memoria e la cultura che sono dei valori sono degli anticorpi per difendersi dai fenomeni mafiosi. E sono la vera forma di difesa della mafia, insieme alla stretta relazione con le attività economiche e di monitoraggio. Questo festival è l’esempio di un forte lavoro di presidio del territorio attraverso la cultura della legalità”
L’Osservatorio provinciale, grazie al contributo ed il sostegno della Regione Emilia-Romagna, prosegue la sua mission: mettere in relazione i comuni della provincia di Rimini anche attraverso appuntamenti culturali dedicati alla legalità per sviluppare gli anticorpi nelle nostre comunità.
Ad aprire le giornate del Festival saranno i 4 laboratori formativi dal titolo “Non c’è sicurezza senza conoscenza” che si svolgeranno presso la provincia di Rimini dal 19 maggio al 31 maggio.
Un ciclo di incontri formativi su tematiche legate alla sicurezza urbana con l’intento di focalizzare l’attenzione sull’impatto dei cambiamenti sociali, sulle esperienze di vita delle persone e sulla capacità di agency individuale, collettiva e istituzionale rispetto al miglioramento del benessere sociale. Gli incontri guidati da Roberto Cornelli, criminologo e docente presso l’Università Bicocca di Milano sono di tipo laboratoriale e basati su una metodologia utile a stimolare il dialogo di esperienze, nella prospettiva di elaborare proposte politiche.
Altri 4 importanti appuntamenti completano il piccolo festival organizzato dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini.
Lunedì 23 maggio, giorno dell’anniversario della Strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e la scorta, verrà inaugurata in gemellaggio con l’evento “Sulle nostre gambe” del Comune di Rimini, la mostra dal titolo “Una vita contro le mafie” in cui sono rappresentate le icone delle vittime delle mafie.
Realizzata dall’Istituto Einaudi Molari di Rimini in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini e il Comune di Rimini la mostra (26 totem che saranno posizionati in diversi contenitori della cultura nel centro storico di Rimini), nasce da una riflessione sulla testimonianza di chi ha perso la vita per mano delle mafie. Il progetto di grafica nato nel 2018 diventato ora una mostra itinerante vede protagonisti le studentesse e gli studenti che ispirandosi allo stile dell’artista Noma Bar hanno ridato voce e immagine ad oltre 100 storie simbolo della lotta alla criminalità organizzata.
Mercoledì 25 maggio alle 21 presso il Cinema Smeraldo di Bellaria Igea-Marina sarà invece proiettato “Letizia Battaglia – Shooting the Mafia” (il 15). Il documentario che racconta il lavoro di Letizia Battaglia, la fotografa, da poco scomparsa, che per decenni ha raccontato con le sue immagini la mafia.
Giovedì 26 maggio alle 21, il festival Anticorpi. La cultura contro le mafie farà tappa a Cattolica, dove al Salone Snaporaz, verrà portato in scena lo spettacolo di musica, teatro e arte visiva dal titolo Nera Semenza. Si tratta di una produzione originale dell’Osservatorio e Riccione Teatro che vuole attraverso il linguaggio dell’arte ricordare con le parole del grande scrittore e intellettuale Leonardo Sciascia la Sicilia degli anni Sessanta quale osservatorio per comprendere le strategie che assumerà la criminalità in tutto il Paese. Protagonisti dello spettacolo saranno Dany Greggio, la band San Leo, Andrea Mantani e il collettivo Destroy Brandina, questi ultimi hanno curato anche le illustrazioni di tutto il progetto.
“Siamo onorati di ospitare l’evento artistico organizzato dall’Osservatorio e da Riccione Teatro. – ha detto Claudia Gabellini assessora alla legalità del Comune di Cattolica – Sarà un’occasione per soffermarci sul tema della criminalità organizzata, attraverso le parole del grande Leonardo Sciascia. Attraverso le pagine de “Il giorno della civetta” si evidenzia l’importanza di far emergere la verità, che le istituzioni siano garanti della legalità, del ricordo delle stragi e degli episodi di cronaca. Lo spettacolo sarà un momento per riflettere sul ruolo delle mafie, allora come oggi, per arrivare a quella verità che troppo spesso, tra silenzi e menzogne, rimane nascosta nel fondo di un pozzo”
Venerdì 27 maggio alle 18:00 al Lapidario del Museo della Città (in caso di maltempo, Sala degli Arazzi del Museo della Città) a 40 anni dalla morte di Pio La Torre il figlio Franco La Torre presenterà il suo ultimo libro “L’antimafia tradita. Riti e maschere di una rivoluzione mancata” (Zolfo Editore). L’autore sarà intervistato dalla giornalista Sara Bucci. Evento realizzato in collaborazione Nidil Cgil Rimini, Federconsumatori Rimini e le associazioni: Manifesto contro l’odio e l’ignoranza, Libertà e Giustizia, Coordinamento Democrazia Costituzionale Rimini, Vite in Transito, I Sentinelli Rimini, Itaca Rimini. E sempre Franco La Torre sarà protagonista sabato 28 maggio alle 9.00 dell’incontro con gli studenti del Liceo Serpieri di Rimini dal titolo “Mafia, 40 anni fa l’omicidio di Pio La Torre”.
Il Festival Anticorpi è organizzato dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità della Provincia di Rimini e promosso dal Comune di Bellaria Igea Marina, dal Comune di Rimini e dal Comune di Cattolica con il contributo e il sostegno della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con l’associazione La Bottega Culturale.