Si è conclusa la prima fase del progetto “Non c’è sicurezza senza conoscenza”, una delle principali iniziative organizzate quest’anno nell’ambito di “Anticorpi. La cultura contro le mafie”, il festival organizzato dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini.
“Non c’è sicurezza senza conoscenza” è un progetto rivolto agli amministratori locali, alle forze dell’ordine e alla società civile, articolato su un ciclo di quattro laboratori formativi, svoltisi presso la Provincia di Rimini e tenuti dal prof. Roberto Cornelli, criminologo e docente dell’Università Bicocca di Milano.
Il percorso progettuale ha avuto per oggetto tematiche legate alla sicurezza urbana con l’intento di focalizzare l’attenzione sull’impatto dei cambiamenti sociali, sulle esperienze di vita delle persone e sulla capacità di agency individuale, collettiva e istituzionale rispetto al miglioramento del benessere sociale. Nei quattro incontri il prof. Cornelli ha utilizzato una metodologia utile a stimolare il dialogo di esperienze, nella prospettiva di elaborare proposte politiche.
Se, infatti, le politiche di sicurezza sono orientate più dall’urgenza di rassicurare che dalla ricerca di strumenti efficaci per ridurre i comportamenti criminali, e se non c’è vero interesse per gli andamenti dei reati e per una discussione sulle ragioni che hanno portato per esempio ad avere una riduzione drastica dei tassi di omicidio, questo è perché è il tema della paura a invadere tutto il campo politico. Ed è in ragione della paura e con la paura che si prendono decisioni politiche. Ci si è chiesti quindi se è possibile discutere di paura oggi, anche avvalendosi delle mappe cognitive ed emotive che orientano le nostre percezioni e i nostri pensieri e ci conducono nella selezione del rischio prioritario da temere.
Nella terza settimana di settembre, la Provincia organizzerà un evento pubblico, con una lezione magistrale del prof. Cornelli, di taglio non accademico, sul tema della fiducia e della responsabilità, due dei concetti-chiave emersi durante gli incontri laboratoriali del progetto.
“Il percorso progettuale – dichiara il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi – è appena iniziato ed è finalizzato alla costruzione di linee guida, di una sorta di manifesto, per l’amministrazione della cosa pubblica sul tema della sicurezza. Questa esperienza è figlia del rinnovato impegno della Provincia sui temi della sicurezza e della legalità, una logica conseguenza di quanto scritto insieme ai nostri partner pubblici e privati nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto in marzo e del nostro ritorno nell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della provincia di Rimini.”
FONTE: UFFICIO STAMPA PROVINCIA DI RIMINI